COMUNICATO STAMPA
"Il
problema immigrazione e sicurezza delle nostre città, quanto il costo
della benzina e delle bollette, dipendono da problemi geopolitici.
L'Europa e l'Italia, contro i loro interessi economici e sociali, si
sono supinamente accodate alla politica estera USA che ha creato solo
instabilità, prima nei Balcani, poi in Ucraina e Georgia ed infine in
Medio Oriente e Libia. L'Italia deve rinegoziare tutti i trattati
internazionali, uscire dalla NATO che oramai non serve più
a nulla, e rinegoziare la presenza del centinaio di base americane sul
nostro suolo patrio. La nostra attenzione deve rivolgersi naturalmente
ad este, per costruire una nuova alleanza euroasiatica con la Russia Cristiana Ortodossa di Putin.
Questo deve fare un movimento autenticamente nazionale, identitario e
sovranista, come Fratelli d'Italia, pensare agli interessi del popolo e
delle imprese italiane e liberarsi dalla sottomissione militare,
finanziaria, politica, culturale e psicologica degli Stati Uniti
d'America che pensano solamente ai loro interessi economici"
Roberto JONGHI con Marine LE PEN |
Roberto JONGHI con Alexander DUGIN |
ha tuonato Roberto Jonghi Lavarini (dirigente nazionale di Fratelli d'Italia, a capo della corrente lepenista "Fare Fonte", amici di Casa Pound, sostenitori di Putin come di Assad, e fautori di una lista unitaria sovranista con la Lega di Salvini) che ha annunciato che al congresso nazionale di Trieste presenterà una mozione politica per l'uscita dalla Nato, la revisione dei trattati internazionali e la fine delle sanzioni alla Russia.
Peraltro, il "barone nero" Roberto Jonghi, membro, da anni, di diverse
associazioni e coordinamenti internazionali della destra radicale, oltre
ad essere personale amico del vecchio Jean Marie Le Pen è in contatto diretto con Alexander Dugin, filosofo tradizionalista russo ed ascoltato consigliere politico del presidente Vladimir Putin.
Agenzia Stampa Italia Informa
Giovanni Cavallanti Ferrero